Una nuova tappa per il nostro tour che ci porta alla scoperta della tenuta dell’Azienda Agricola Ca’ Montanari, conosciuta anche come Opera02, situata tra le dolci colline di Levizzano Rangone. Questa piccola e dinamica realtà è portata avanti da Mattia Montanari che siamo andati a intervistare.
Puoi raccontarci la vostra realtà e cosa sta succedendo in questo momento?
“Noi siamo una realtà giovane, un’azienda agricola nata nel 2002 (da qui Opera02) quando abbiamo piantato i primi ettari di vigna di Grasparossa, e pian piano nel tempo ci siamo allargati impiantando altre viti e crescendo le attività. Come famiglia siamo grandi appassionati di aceto balsamico, già da tre generazioni, ma il vino rappresenta per noi una novità.
Fin da quando abbiamo iniziato con le prime 1000 bottiglie commercializzate nel 2008, il mio orientamento è sempre stato verso i paesi esteri. Oggi siamo a più del 90% dedicato all’estero come produzione. I principali importatori esteri coprono gli Stati Uniti, che è il nostro mercato più grosso, poi negli ultimi anni abbiamo implementato con Russia, Giappone e Europa.”
Quali sono i prodotti che si riescono a commercializzate meglio?
“La qualità Grasparossa è la più apprezzata. Gli Stati Uniti sono oggi il mercato più recettivo, conoscono il Lambrusco da più tempo e sono più specializzati. Noi siamo da sempre certificati biologico e questi mercati recepiscono con maggiore attenzione il prodotto biologico.”
A livello di eventi come vi muovete?
“Come eventi fieristici i più importanti per noi sono Tokyo e New York. Cerchiamo poi di mantenere un rapporto col territorio, per questo partecipiamo anche a eventi locali come la Sagra del’uva e del Lambrusco di Castelvetro.
Abbiamo la fortuna di trovarci tra la Motor Valley e il distretto ceramico più importante in Italia, una zona in cui arrivano stranieri da tutto il mondo.
Noi in particolare abbiamo una struttura locata in un punto strategico, sulle colline di Castelvetro, che ci permette di recepire una clientela straniera enorme. Siamo andati a recuperare tutti questi clienti che si trovavano già in zona offrendo loro un servizio in più: mostriamo loro le nostre colline, i nostri territori e i nostri prodotti. La nostra è un’azienda a circuito chiuso, le camere del nostro agriturismo affacciano da una parte sui vigneti dall’altra sull’acetaia. Si ha così modo di vedere il percorso di produzione dalle vigne fino alla trasformazione del prodotto finito. E degustarlo.”
Qual è per la vostra cantina il momento più importante per la produzione?
“La vendemmia è sicuramente il momento più delicati dell’anno. Le condizioni atmosferiche incidono tantissimo, soprattutto per noi che facciamo biologico e che quindi lasciamo il prodotto naturale. Non dando sistemici ma solo una copertura fogliare di rame e zolfo, in annate piovose, dobbiamo intervenire ogni volta che piove con tutte le difficoltà, avere una pendenza del 35-40% ad esempio è molto sfavorevole per queste operazioni. Per questo il clima è una determinante cruciale sulla produzione.”