«Il vino è magico. La sua genesi è una scienza, la sua struttura un’astrazione. Il suo effetto una vertigine. Conoscerlo è cultura. Per raccontare il vino si può utilizzare solo il linguaggio dell’immaterialità».
Parola di Philippe Starck, il celebre architetto e designer, che ha debuttato recentemente nella realizzazione sua prima cantina.
Il progetto è stato realizzato per la tenuta Chateau les Carmes Haut-Brion, a Bordeaux. Si tratta di un’imponente opera di 2.000 metri quadrati distribuiti su quattro livelli che si presenta come una tagliente lama che emerge da un bacino d’acqua realizzato sfruttando il corso del fiume Peugue.
All’interno si suddividono ampi spazi: la barricaia, collocata sotto il livello dell’acqua, custodisce le 300 botti, al di sopra si trovano gli uffici, l’area accoglienza e la sala di degustazione che si affaccia su un ampio locale a doppia altezza con i tini per la fermentazione. Il tutto sormontato da una terrazza panoramica completamente aperta e rivestita di 350 mq di legno di teak da cui si piò godere della vista sulla tenuta.
Il lussuoso progetto è nato nel 2010, anno in cui Patrice Pichet ha acquisito il complesso Chateau les Carmes Haut-Brion e i suoi 10 ettari di vigenti. L’intenzione di Pichet era quella di creare uno spazio di esposizione per accogliere i visitatori ma anche di essere un luogo di rappresentanza. Proprio per questo si è per lo sviluppo del progetto rivolto a due architetti d’eccezione, Philippe Starck e Luc Arsène-Henry.
Ne nasce un luogo unico che racconta il mistero del vino attraverso la voce dei materiali, il vetro, il metallo e il legno. Senza dubbio questa cantina hi-tech si prepara a diventare una meta imprescindibile di turismo per gli amanti del vino e per tutti i curiosi e appassionati di architettura. «Se l’expertise è un must della produzione di vini eccellenti, design e architettura sono arte: devono saper convogliare emozioni», dice Luc Arsene-Henry che ha collaborato con Starck al progetto.