La scorsa settimana siamo stati alla Cantina Aurelio Bellei e Figli, che sorge a Sorbara (MO): madre terra dell’omonimo vitigno Lambrusco il cui frutto, contraddistinto da una spiccata acidità e dal colore intenso, è apprezzato in tutto il mondo.
Nella cornice dell’azienda emiliana abbiamo incontrato il giornalista di Rai 2 Sergio Carrara, che per la trasmissione d’approfondimento Parlamento Punto Europa ha intervistato Ermi Bagni, direttore del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.
I due hanno discusso del recente dietrofront della Unione Europea in merito alla proposta di liberalizzazione dei vitigni avanzata dalla Commissione, che minacciava di slegare la denominazione dei vini dalla loro origine territoriale e, di conseguenza, di portare sulle tavole vini commercializzati come Lambruschi ma prodotti al di fuori dei confini emiliani.
È stata un’occasione per sottolineare il carattere fortemente identitario e territoriale del Lambrusco, ben rievocato dalla Cantina Aurelio Bellei e Figli: una azienda a conduzione familiare fondata negli anni ’60, che ancora oggi segue l’intero ciclo produttivo e commerciale di un vino capace di rievocare i profumi e il carattere delle terre in cui nasce.
Per questo motivo ha partecipato all’intervista Gianluca Bellei, figlio di Aurelio e costantemente impegnato, assieme al fratello Giampaolo e al resto della famiglia, alla cura della Cantina.
Ne è emersa un’interessante riflessione sulle caratteristiche del Lambrusco e dell’attività lavorativa che sta dietro alla sua produzione, che vi invitiamo a scoprire assieme a noi sabato 2 aprile, attorno alle ore 9.45!