Gran premio Gino Friedmann ai vini cooperativi

Domenica 27 settembre 2015 verranno premiati a Nonantola i vini di nove cooperative e cantine sociali provenienti da Abruzzo, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto: ai vincitori il Gran Premio Vino della Cooperazione “Gino Friedmann”. L’evento, alla sua terza edizione, è curato dal giornalista Giorgio Melandri e dall’associazione ÆMILIA Storie di territori e di comunità, in collaborazione con Comune di Nonantola e la Partecipanza Agraria di Nonantola. È l’occasione per celebrare il vino cooperativo, che alla grande produzione abbina qualità elevata.

 

Come abbiamo visto nelle interviste della rubrica “Di cantina in cantina”, le cantine sociali sono profondamente legate al territorio e alla sua storia. Sono state una vera e propria rivoluzione produttiva, e hanno saputo intessere relazioni solidali tra i produttori, con grande attenzione alle esigenze di mercato, nazionale e internazionale. Abbiamo già incontrato (qui) anche la figura di Gino Friedmann, che dà nome anche ad un’etichetta della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara. “Quasi inevitabile dedicare a Gino Friedmann un premio/rassegna sul vino cooperativo: con lui nasce nel 1913 la Cantina Sociale Cooperativa di Nonantola; nel 1922 incoraggiò la costituzione della Federazione Nazionale delle Cantine Sociali di cui assunse la presidenza. È il primo capitolo di una storia che arriva fino a oggi – racconta Giorgio Melandri – Oggi la novità nel vino italiano sono proprio le cantine sociali. Ci offrono vini di grande qualità e noi giornalisti abbiamo il compito di comunicare questa novità. Il premio di Nonantola ha questo obiettivo: fare conoscere quanto sta avvenendo nel vino cooperativo del nostro Paese.”

 

“I numeri della produzione italiana di vino parlano di un grande e indiscusso protagonista, il mondo cooperativo – ha anche detto Giorgio Melandri – Eppure la narrazione di questo patrimonio quasi mai passa per le cantine cooperative lasciate ai margini di un racconto che si nutre di stereotipi lontani dalla realtà. Con questa iniziativa vogliamo cominciare a parlare del vino del mondo cooperativo nella sua natura popolare di forte radicamento territoriale e di qualità del processo produttivo legato ad un impianto di valori sempre più importante nel contesto contemporaneo. Se a questo aggiungiamo la qualità delle produzioni e il fatto che le cooperative oggi fanno della qualità un punto di orgoglio si capisce facilmente come questa storia del vino italiano sia pronta per una stagione straordinaria che vogliamo cominciare a raccontare. Le cooperative sono delle vere e proprie comunità che, grazie al loro radicamento sul territorio e alla possibilità di scegliere le uve tra tanti e diversi terroir, hanno conservato i tratti distintivi delle diverse Doc italiane con un lavoro sempre vicino all’idea quotidiana di vino. Questa iniziativa è un concorso per i vini delle cantine cooperative che ha lo scopo di alimentare la comunicazione con un tema nuovo per il mondo del vino: la qualità e l’identità del vino cooperativo”.

 

Ad affrontare le degustazioni dei 44 vini (naturalmente Lambruschi, Sangiovese, vini fermi e mossi dei Colli bolognesi e piacentini, Recioto, Amarone e Valpolicella dal Veneto, Montepulciano, Pecorino, Trebbiano e Cerasuolo abruzzesi, nero d’Avola e Cataratto siciliani) saranno Michele Palermo, enoarcheologo, degustatore ed esperto di vini, Lorenzo Rondinelli, ex sommelier Trussardi alla scala di Milano, Marco Tonelli, giornalista di Spirito DiVino e Espresso e Giorgio Melandri. I riconoscimenti sono suddivisi in cinque categorie: “Gran Premio”; “Gran Premio tradizione”; “Gran Premio quotidiano”; “Gran Premio “territorio” e “Menzione della Giuria”.

 

L’appuntamento di domenica è per le ore 10, alla Sala dei Giuristi del Palazzo della Partecipanza Agraria di Nonantola.

 

Chi è Gino Friedmann? La sua biografia sull’Enciclopedia Treccani.

 

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