Il cielo estivo sta benedicendo la Lambrusco Valley e, se il clima non farà brutti scherzi, quest’anno le cantine produrranno più vino rispetto al 2012.
Pochi giorni fa l’agenzia Ansa ha raccolto una dichiarazione di Riccardo Cotarella, nella quale il presidente dell’organizzazione nazionale di categoria Assoenologi ha tracciato un bilancio relativo agli effetti del clima estivo sulla prossima annata.
In alcuni vigneti di Puglia e Sicilia, come Chardonnay, Merlot e Pinot grigio, la vendemmia si dirige già verso la fase conclusiva, ma nel resto dei vitigni, a meno che non si presentino sorprese dal punto di vista meteorologico, l’attività di raccolta sarà avviata fra pochi giorni.
Secondo quanto riportato in questi giorni dal Corriere della Sera, diversi produttori del Sud Italia che hanno già avviato la vendemmia sono più che soddisfatti del raccolto.
In generale, secondo quanto dichiarato da Cotarella, la vendemmia di quest’anno comincerà con una decina di giorni di “ritardo”, per via del minor caldo e delle forti escursioni termiche che stanno caratterizzando questa stagione.
A differenza dello scorso anno, quando il forte caldo e la siccità hanno comportato un’annata disastrosa arrestatasi alla produzione di 39 milioni di ettolitri di vino (con un -8% rispetto all’anno precedente), sembra quindi prospettarsi una vendemmia positiva, complici, fra l’altro, le piogge primaverili ben distribuite e i rinfrescanti temporali estivi che hanno sporadicamente interrotto le ondate africane di caldo registrate nei mesi di luglio e agosto.
‘‘Un andamento meteo così non può che fare bene al vigneto – ha spiegato Cotarella – il quale però va seguito con professionalità, intervenendo secondo le necessità della pianta per correggere gli effetti di un elemento non gestibile come il clima, sempre con grande attenzione alla sostenibilità. Ad oggi i chicchi sono polposi, i grappoli ricchi, al netto di eventuali problemi aziendali la stagione potrà essere quantitativamente più positiva rispetta all’anno scorso.”
Per sicurezza, però, è meglio attendere qualche giorno prima di stappare le bottiglie e festeggiare con un bicchiere di lambrusco la clemenza del clima.
“Se arriveranno le piogge – ha specificato Cotarella – saremo da capo a tredici. Non si può generalizzare.”
Quindi, come dice lo stesso presidente di Assoenologi, “non resta che sperare, scrutando il cielo, con la coscienza a posto di aver agito con professionalità”.