Continuiamo a presentarvi la Caviro, una delle aziende leagiampaolo bassettider della diffusione di vino a livello mondiale. Lo facciamo attraverso le parole di Giampaolo Bassetti, direttore della logistica e della produzione dell’azienda.
Quante persone lavorano in questo stabilimento? Con quali ruoli?
In questo stabilimento siamo circa 45 persone. Il nucleo principale è costituito dai reparti che si occupano della produzione e della cantina, il laboratorio e il centro di controllo e di assicurazione della qualità.
Ci sono, inoltre, cinque impiegati che si occupano della gestione del prodotto e delle spedizioni.
Logisticamente tutto il prodotto destinato all’estero parte direttamente da questo stabilimento, mentre i prodotti in distribuzione nazionale transitano dalla nostra sede di Forlì che è la nostra piattaforma logistica.
Come si rapporta Caviro con i soci?
Come in ogni azienda, i soci sono rappresentati all’ interno del consiglio di amministrazione: nel nostro caso parliamo di Cantine Sociali di notevoli dimensioni che a loro volta hanno migliaia e migliaia di soci viticoltori.
Il loro ruolo nella gestione dell’impresa è quindi molto importante: trasferiscono le istanze dei vari territori e contestualmente definiscono insieme alla Presidenza ed alla Direzione Generale le linee guida aziendali.
La gestione dei conferimenti dei soci è sicuramente un’attività complessa che richiede la presenza di una persona totalmente dedicata alla gestione di questi rapporti, su cui l’azienda basa la propria forza e la propria storia di successi.
Ci sono aspetti della vostra attività dei quali andate particolarmente fieri?
Sì, uno di questi è la forte vocazione ambientale che abbiamo sviluppato negli anni. Stiamo molto attenti all’impatto ambientale della nostra attività. Il nostro gruppo nutre questa vocazione per diverse ragioni.
Nello stabilimento di Faenza, il gruppo Caviro oggi è totalmente integrato dal punto di vista ambientale.
La vinaccia, un sottoprodotto che abbiamo sempre lavorato in quello stabilimento, oggi è il combustibile di una grande centrale termica che produce energia. Prima dalla vinaccia si estraeva solamente l’alcool.
Inoltre abbiamo installato dei grandi biodigestori che producono biogas con il quale alimentiamo tre motori che producono altra energia.
Oggi Caviro, con la quantità di energia a vapore che produce a Faenza, rende tutti gli stabilimenti del gruppo completamente autosufficienti.
C’è poi da considerare che Caviro è leader in Italia per il confezionamento in brik. Questo aspetto ha una forte valenza dal punto di vista ambientale. Si tratta di un contenitore più green rispetto ad altri. Basta pensare che un camion di bobine di brik vuoti, equivale alle bottiglie trasportate da 23 camion, questo aspetto rapportato a grandi volumi di confezionato è molto importante per ridurre l’impatto ambientale della lavorazione.
Un altro aspetto del quale andiamo particolarmente fieri è quello della tracciabilità.
Il Tavernello è stato il primo vino al mondo che ha goduto di una tracciabilità totale: dalla fattoria che produce l’uva alla tavola. Il tutto è consultabile dal sito www.tavernello.it.
Qual è il suo percorso personale e il suo ruolo all’interno dell’azienda?
Io sono uno degli ingressi più recenti in azienda. Ci lavoro solo da 5 anni e mezzo.
Mi occupo della logistica di tutto il gruppo e dei due stabilimenti che producono vino.