rContinua il nostro viaggio alla scoperta delle realtà che hanno reso il lambrusco uno dei più apprezzati simboli dell’Italia nel mondo. Oggi vi presentiamo, attraverso le parole del Dottor Dario Mozzachiodi, le Cantine Riunite & CIV, uno dei maggiori produttori di lambrusco emiliano.
Dottor Mozzachiodi, qual è la storia della cantina?
La nostra cantina nasce dalla fusione di due realtà, entrambe con un’importante storia alle spalle.
Civ&Civ era una delle più importanti cantine della realtà modenese e bolognese, mentre Riunite era una delle cantine di spicco dell’area reggiana.
Nel 2008 è avvenuta la fusione che, oltre alla nascita di un’azienda di primo piano sul polo del lambrusco, ci ha permesso di acquisire il controllo del Gruppo Italiano Vini.
La fusione inoltre ha portato ad una maggiore copertura di mercato: Cantine Riunite, da un punto di vista commerciale, era molto presente sul mercato americano mentre Civ&Civ copriva prevalentemente quello italiano.
Riunite e Civ&Civ nascono rispettivamente nel 1950 e nel 1961. Si tratta degli anni in cui la cooperazione inizia a prendere piede nel settore vitivinicolo italiano.
Attualmente la cantina è presente a Carpi, Castelfranco, Castelvetro, e Sorbara. L’importanza di queste cantine risiede proprio nella loro collocazione, in quanto queste sono nel cuore delle zone di produzione DOC del Pignoletto e dei lambruschi Grasparossa, Salamino e Sorbara.
Oggi siamo una grande cooperativa, con 2000 soci distribuiti tra Modena e Reggio Emilia. Ogni socio fa riferimento a una cantina che ha, al proprio interno, un comitato di soci.
Come promuovete i vostri prodotti?
L’azienda deve alternare le campagne sui diversi marchi. La campagna di comunicazione più recente, andata in onda sulle televisioni nazionali, è quella realizzata per promuovere le Cantine Maschio, un’importante azienda produttrice Prosecco.
Inoltre attualmente stiamo lavorando su progetti interessanti che riguardano il marchio Righi, in particolare sul Pignoletto, un vino bianco del nostro territorio che sta avendo una tendenza positiva nel mercato.
Per quanto riguarda la promozione del Lambrusco va evidenziato che, nonostante l’area privilegiata di vendita sia l’Emilia Romagna, si tratta di uno dei vini più venduti in Italia, con un trend positivo sul lato dei consumi, dovuto alle caratteristiche specifiche di questo vino, fresco, giovane, frizzante e non eccessivamente alcolico.
La fama del Lambrusco è stata totalmente recuperata: lo dimostrano i premi e riconoscimenti che puntualmente vengono conferiti ai produttori.
Bere lambrusco fa bene alla salute?
La nostra cantina è molto interessata alle proprietà salutistiche del Lambrusco. Assunte nella giusta quantità, le svariate centinaia di sostanze proprie di questo vino, possono prevenire i problemi cardiovascolari.
Diverse ricerche hanno dimostrato che le Sirtuine, classe di proteine proprie del Lambrusco, contribuiscono a mantenere l’equilibrio del colesterolo e di altri importanti fattori del nostro organismo.
Il nostro consiglio è quello di bere bene, senza esagerare, in quanto il consumo regolare di vino in quantità moderata fa bene alla salute.
Partecipate a eventi sul territorio?
Curiamo degli eventi molto partecipati sul territorio modenese e abbiamo una struttura che si occupa della nostra partecipazione alle iniziative locali e non dedicate al nostro campo di attività.
Dottor Mozzachiodi, qual è il suo percorso personale?
Sono laureato in Scienze Agrarie all’Università di Pisa. Dopo la laurea ho partecipato a un corso di specializzazione, della durata di un anno, volto alla formazione di divulgatori agricoli specializzati in difesa fitosanitaria integrata.
Questo corso, finanziato dalla Comunità Economica Europea, consisteva in un approfondimento su quelle che sono le metodologie di difesa delle piante che cercano di intervenire sulle svariate malattie con il minor impatto possibile. Il corso, oltre a fornirmi contenuti tecnici e teorici, mi ha insegnato anche importanti tecniche di comunicazione, aiutandomi nella presentazione del materiale.