Appena sbarcato dall’Arca, Noè si mette a fare il viticoltore: e questa è la prima ubriacatura che fa danni, nella Bibbia.
Genesi 9:
20 Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna.
21 Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all’interno della sua tenda.
22 Cam, padre di Canaan, vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori.
23 Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto.
24 Quando Noè si fu risvegliato dall’ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore;
25 allora disse: «Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli!».
26 Disse poi: «Benedetto il Signore, Dio di Sem, Canaan sia suo schiavo!
27 Dio dilati Iafet e questi dimori nelle tende di Sem, Canaan sia suo schiavo!».
28 Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquanta anni.
29 L’intera vita di Noè fu di novecentocinquanta anni, poi morì.
Possono succedere cose anche peggiori perdendo la lucidità a causa dell’alcool: impariamo dunque tutti da quest’immagine di padre troppo irato e poco lucido, e sorseggiamo il nostro bicchiere di lambrusco applicando l’arte della moderazione…