8.000 ettari di vigneti, la cantina sociale più antica d’Italia ancora in attività, tre cantine che hanno già superato il secolo di vita e un’eccellenza palese nella viticoltura e produzione di Lambruschi DOP.
Sono solo alcuni degli ingredienti che, secondo il sito Italian Food Excellence rendono Modena la terra dei Lambruschi DOP d’eccellenza.
Nell’articolo pubblicato sul sito che ha lo scopo di promuovere all’estero le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese, il Lambrusco viene presentato, parafrasando il giornalista e regista Mario Soldati (al cui lavoro Vino al Vino abbiamo dedicato il post che potete consultare a questo link), come “l’umile Champagne dell’Emilia Romagna”.
Il sito illustra poi nel dettaglio le differenze fra i più esportati Lambruschi della nostra terra: il Lambrusco di Sorbara, che rappresenta la qualità più rara a causa della produzione limitata, praticata fra i fiumi Secchia e Panaro, ed è l’abbinamento perfetto per i sostanziosi piatti della cucina emiliana; il Lambrusco Salamino di Santa Croce, che cresce nella zona di Carpi e nell’area nord-occidentale della provincia modenese ed è contraddistinto dal profumo delicato, fresco e persistente; e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, coltivato in piccoli vigneti, che nel calice presenta un colore rubino scuro con riflessi violacei.
L’articolo si chiude con una presentazione del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, impegnato nella promozione di questa eccellenza locale e attraverso il quale passa circa l’85% della produzione di lambruschi DOP modenesi.
A questo link trovate l’articolo completo: un’importante promozione del nostro vino preferito che, ci auguriamo, potrà contribuire a portarlo in sempre più cucine estere.
