Sandro Cavicchioli, della Cantina Francesco Bellei, ci racconta la B di Barbatella come materiale genetico di produzione della vite.
La barbatella si ottiene dal germogliamento dei semi e da un successivo innesto per evitare il propagarsi di malattie. I semi naturali della vite, infatti, sono selvatici e solo grazie all’unione con la vite americana possono resistere e crescere in modo sano.
La pianta viene prima innestata dai vivaisti e poi mantenuta in azienda a temperatura controllata. Viene quindi piantata a mano o con l’utilizzo di attrezzature meccaniche. L’importante è mantenere integro il suo l’apparato radicale contente il nutrimento di cui ha bisogno.
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