Hot Rum Cow, il magazine indipendente inglese fondato da White Light Media, cambia le carte in tavola e propone la creatività del Lambrusco.
“Il vino può confondere, forse per questo esistono regole come ‘bianco con il pesce e rosso con la carne’”. Liz Longden apre così l’articolo “Wine from the wild side” pubblicato sull’ultimo numero di Hot Rum Cow. Se, forse per apprezzarlo meglio, sono state stabilite regole di abbinamento e temperature dei vini, le caratteristiche del Lambrusco permettono più libertà e creatività. “Il suo colore, le sue bollicine e il basso livello di alcol offrono qualcosa di nuovo e di abbastanza eccitante per tutti coloro che apriranno le loro menti e daranno una seconda possibilità a un vino bistrattato negli anni.”
Un vino interessante perché con origini storiche, un vino amato dagli antichi romani e prodotto in Emilia-Romagna. Un vino che già dal nome “Lambrusco” dichiara il suo lato selvaggio. Nulla a che vedere con le bevande pop importate fino a qualche decennio fa.
Oggi il vero Lambrusco è venduto in tutto il mondo e appare sulle copertine delle riviste più rinomate o all’interno delle guide più prestigiose. Si abbina facilmente ai piatti tipici italiani e grazie alle sue proprietà facilita la digestione. Michèle Shah, scrittrice ed esperta di vino italiano, ha spiegato che deve essere inserito nel giusto contesto per mostrare tutto il suo valore: “Presentare il Lambrusco come l’accompagnamento perfetto per ogni tipologia di cibo, limita la sua commerciabilità. Bisogna mettersi in gioco, provare e sorprendersi, senza necessariamente rintanarsi in una buia trattoria con davanti un piatto di spaghetti.”
E se in generale il Lambrusco ben si presta a diventare il re dell’estate, la Shah spiega che il Grasparossa e il Salamino sono perfetti per i piatti invernali mentre il Sorbara si adatta ai cibi piccanti.
“Il Lambrusco non ha più bisogno di essere riabilitato – continua l’esperta – ormai è palese l’interesse degli importatori internazionali nei suoi confronti. Se i ristoranti sono convinti della qualità di questo prodotto, anche i consumatori finali lo saranno.”
“Questo è il momento buono per acquistare Lambrusco prima che tutto il mondo ne venga conquistato” conclude la Longden.