Continuiamo a scoprire, attraverso la nostra chiacchierata con il presidente Paolo Martinelli, la realtà della Cantina Settecani di Castelvetro. Oggi scopriremo diverse curiosità sull’attività tipica di una cantina sociale di collina.
Quali sono i problemi principali che dovete affrontare lavorando in collina?
Per quanto riguarda l’irrigazione, solo chi abita vicino ai canali è fortunato. Tutti gli altri, invece, hanno l’acqua a disposizione solo se si costruiscono un lago artificiale. I terreni collinari, poi, non sono fertili come quelli della pianura.
Una delle strategie per migliorare la qualità dei nostri prodotti, è quella di fare crescere meno grappoli, il che porta a una qualità superiore del prodotto. Ogni vite deve produrre poco se si vuole fare della qualità. Nel nostro caso la qualità e la quantità non vanno di pari passo.
Quali sono i problemi climatici a cui dovete fare fronte?
L’anno scorso abbiamo sofferto molto la siccità. Quest’anno, paradossalmente, abbiamo dei problemi per l’eccessiva quantità d’acqua in quanto porta via delle sostanze indispensabili per il terreno. Purtroppo la nostra produzione è sempre soggetta al clima.
Cos’è cambiato con l’introduzione delle nuove tecnologie?
Rispetto al passato è diventato un lavoro meno faticoso, perché la macchinazione ha aiutato tantissimo. La vigna richiede ancora, comunque, un lavoro molto manuale.
Avete mai avuto dei problemi con gli animali selvatici?
I caprioli e le lepri possono dare fastidio. La provincia fornisce dei protettori alti 50 cm per evitare che ci siano degli animali che vadano a mangiare i germogli. Gli animali danno problemi sulla frutta, più che sulla vigna.
Come cantina, date anche delle indicazioni di coltivazione?
Sì, abbiamo un agronomo che segue i nostri soci in tutte le fasi di lavorazione dei vigneti, li consiglia sui trattamenti e in prossimità della vendemmia, indica il momento più opportuno per iniziare la raccolta seguendo la curva di maturazione delle varie tipologie di uva.