Ancora una volta ci siamo spinti verso i confini del territorio modenese per andare a visitare una giovane realtà vitivinicola che sorge nel bellissimo contesto dei Laghi Curiel, nel Comune di Campogalliano, sugli argini del fiume Secchia. Ci troviamo al Podere il Saliceto, l’Azienda Agricola di Gian Paolo Isabella e Marcello Lugli che qui, nel 2004, hanno dato vita a una passione.
Di come è nata la cantina Gian Paolo ce lo aveva raccontato 3 anni fa, nella nostra precedente visita. Allora si festeggiavano i 10 anni de Il Saliceto. Oggi sì può dire che, seppur giovane e dinamica, ci troviamo davanti a una realtà ormai consolidata.
“Per noi è un’azienda sempre nuova. Siamo partiti da zero, nessuno dei due ha un background famigliare legato alla campagna. Ogni giorno per noi è una sfida che affrontiamo con entusiasmo. Abbiamo deciso di praticare una coltivazione il più tradizionale possibile, raccogliamo a mano le nostre uve e pratichiamo una potatura soffice. È un lavoro fisicamente duro e in termini di volumi questo metodo ci penalizza, ma la qualità che riusciamo a trarre è molto alta e questo il nostro vero obiettivo.”
Ad oggi quali sono le novità della vostra cantina?
“La novità più importante attualmente riguarda la campagna: stiamo lavorando per impiantare nuovi vigneti. Abbiamo iniziato l’agosto scorso con la concimazione e stiamo via via mettendo le basi per questo progetto.”
“Un’altra importante novità riguarda una nuova etichetta, la Ring Adora. Si tratta di un vino spumante lavorazione Metodo Classico a base di uve Lambrusco di Sorbara in purezza. Il nome nasce da un gioco di parole e ha una doppia valenza: da una parte vuole identificare il luogo d’origine (omaggio alla Pietra Ringadora di Modena) e dall’altra il mio interesse per gli sport da combattimento visto che sono un ex pugile di box thailandese.”
Per quanto riguarda l’export come vi state muovendo?
“L’attività di export è una componente molto importante per noi, iniziata un po’ per caso (nel senso che sono stati degli importatori a venirci a cercare), oggi rappresenta il 35% della nostra produzione. Sono ormai 4 anni che abbiamo un canale di vendite continuativo in Nord America, più di recente abbiamo iniziato molto bene con il Giappone e lo scorso anno abbiamo attivato una collaborazione in Canada da cui stiamo traendo ottimi risultati.”
Eventi e fiere. Quali e quanto sono importanti?
“Partecipare ad eventi è la parte principale e più piacevole per noi. Prendiamo parte a tutti gli eventi sul territorio che ci permettono di far conoscere il nostro prodotto, o ci proviamo. Ad esempio il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti (organizzato dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) a Piacenza è uno degli appuntamenti più importanti per noi. Ma ci piace sperimentare anche nuovi contesti, qualche mese fa abbiamo partecipato per la prima volta al Eataly Wine Festival, a Roma, come azienda emergente e devo dire che è stata un’esperienza molto interessante.”