“Uno spumante selvaggio e ineducato”: così Pavarotti ha descritto il Lambrusco, vino di cui era un cultore esperto. Ed è la figura di Luciano Pavarotti ad accogliere il visitatore dello stand di Modena ad Expo, a braccia aperte. Nella piazzetta dell’Emilia–Romagna di Expo, “Modena, dove tutto diventa arte” contribuisce al ricco palinsesto delle due settimane conclusive. Si susseguono proiezioni, degustazioni e performance che raccontano prodotti tipici modenesi e l’attrattività turistica del nostro territorio, dalla moda, all’arte, al belcanto.
Le rappresentazioni si svolgono con l’ausilio di cuffie wireless: così i visitatori possono ascoltare i brani recitati dal vivo dalla compagnia Koiné Teatro Sostenibile.
I protagonisti sono Comune di Modena, i Comuni di Carpi, Castelfranco e Fanano, con i sindaci Alberto Bellelli, Stefano Reggianini e Stefano Muzzarelli; i rappresentanti del Consorzio Tutela Aceto balsamico di Modena, di Confindustria Modena e della Fondazione di Vignola, con l’Unione Terre di Castelli e Piacere Modena.
Il Lambrusco è presente, sempre: anche nella bella intervista a Luciano Pavarotti, che ne esalta le virtù.