Chi ha avuto la fortuna di nascere e vivere in questi luoghi lo sa bene: i sapori e i profumi offerti dalla gastronomia emiliano-romagnola sono inimitabili.
Chi, invece, ha scoperto per caso il prezioso patrimonio culinario della terra dei motori e della convivialità, durante un viaggio o grazie a un pranzo gustato in uno dei tanti ristoranti che propongono la nostra cucina nel mondo, ne conserva il ricordo sperando in nuove occasioni che gli consentano di tornare a gustare le prelibatezze sviluppate da secoli di tradizione locale.
Anche Forbes, l’autorevole rivista dedicata al mondo del business, si è accorta del valore della nostra cucina, e le ha dedicato un interessante speciale nel quale l’Emilia-Romagna viene definita il più grande tesoro della gastronomia italiana.
Lo speciale, curato dal critico gastronomico David Rosengarten, si apre spiegando che secondo la maggior parte degli italiani quella dell’Emilia-Romagna è la migliore fra le cucine locali.
Se invece dovessimo domandare agli statunitensi qual è, a loro avviso, la regione italiana la cui cucina spicca rispetto alle altre, spiega il collaboratore di Forbes, molto probabilmente ci sentiremmo rispondere “la Toscana”, nonostante gli italiani non identifichino in essa particolari qualità che la pongano su un livello superiore rispetto alle altre.
La ragione di questo punto di vista degli americani, secondo l’autore, è da ricercarsi nel successo che alcuni romanzi e film ambientati in Toscana, come Sotto il sole della Toscana di Frances Mayes, hanno ottenuto negli Stati Uniti.
Rosengarten ha spiegato che non sono, a suo avviso, soltanto le tante specialità prodotte in Emilia-Romagna a porre la cucina locale in un piano superiore rispetto a quello delle altre aree italiane.
Secondo l’autore dello speciale, la ragione della superiorità della regione è da ricercare nel modo in cui le persone, in Emilia-Romagna, si dedicano ai piaceri della tavola.
Nel suo speciale, il giornalista americano dice di essere rimasto colpito dalla compresenza, nella regione, di una cucina estremamente ricca e di una bassa percentuale di persone ossessionate dal controllo delle calorie dei propri pasti. “Mangiare pietanze ricche appare totalmente naturale in Emilia-Romagna” ha spiegato Rosengarten, aggiungendo “e, miracolo dei miracoli, quando lo si fa non si ha l’impressione di stare mangiando qualcosa di oltremodo elaborato”.
Inoltre, secondo l’autore, in nessun’altra regione italiana i piatti vengono serviti da chi li prepara con un senso di orgoglio sincero simile a quello che trapela dai volti dei cuochi emiliano-romagnoli. Un orgoglio genuino che, secondo il giornalista, sembra voler dire semplicemente: “questo è quel che prepariamo, e che le nostre nonne preparavano”.
Lo speciale di Forbes illustra come, comunque, anche in questa regione esistano molti chef che si muovono con maestria nel campo della cucina creativa. Ma anche quando si va a mangiare in ristoranti come l’Osteria Francescana di Massimo Bottura (premiata dalla Guida Michelin con il conferimento delle tre stelle e riconosciuta dalla rivista Restaurant come il terzo miglior ristorante al mondo), fa notare Rosengarten, si può essere pur certi di poter trovare, fra i piatti presenti nel menù, pietanze tradizionali come le lasagne alla bolognese.
Roengarten consiglia ai suoi lettori di programmare un viaggio in Emilia-Romagna e, nel motivare il suo suggerimento, racconta i giorni che ha recentemente passato nella regione.
Il giornalista racconta di aver cominciato il suo viaggio nella provincia modenese, la terra nota al mondo per la produzione del Lambrusco e dell’aceto balsamico. Roengarten illustrail suo approccio con i sapori tipici di questa terra, recensendo in particolar modo il suo ristoro all’Europa ’92: quello che più volte è stato definito da Luciano Pavarotti il proprio ristorante preferito.
L’autore di Forbes ha definito il cibo gustato a Modena “meraviglioso”. Ha spiegato che in queste zone il pranzo inizia sempre con una portata di salumi, e che l’accompagnamento perfetto per questi antipasti è, senza dubbio, il Lambusco.
Sempre relativamente agli antipasti, l’autore segnala lo gnocco fritto che ha potuto gustare al Ristorante Zoello di Castelvetro di Modena. Quando lo ha visitato, spiega Roengarten, su tutti i tavoli di questo ristorante erano presenti bottiglie di buon Lambrusco e ciotole fumanti di tortellini in brodo. Roengarten racconta di essersi innamorato di questo piatto, e di averlo mangiato in ognuno dei giorni trascorsi in Emilia-Romagna.
Il giornalista spiega che, se prima si chiedeva che senso avesse mangiare i tortellini con il brodo anziché con un sugo o una crema elaborata, oggi non saprebbe individuare un accostamento migliore di quello tradizionalmente adottato in Emilia Romagna. Solo mangiando i tortellini in brodo, secondo l’autore dello speciale, è possibile apprezzare pienamente il tipico ripieno del tortellino.
Il giornalista ha potuto scoprire che il Lambrusco si adatta perfettamente anche allo zampone e alle altre ricche ricette emiliane, accompagnandole e esaltandone il sapore.
Leggendo le descrizioni dei pranzi e delle cene che hanno particolarmente colpito l’inviato di Forbes, si nota il ruolo di primo piano che il Lambrusco riveste nella gastronomia locale.